Il primo iPhone pieghevole potrebbe arrivare molto in anticipo rispetto a quanto ipotizzato, forse già a settembre di quest’anno: Apple non ha ancora dato conferme ufficiali ma, considerando gli indizi degli ultimi mesi, il lancio dovrebbe essere imminente.
Un nuovo report di JPMorgan, redatto dall’analista Samik Chatterjee, supporta questa teoria, suggerendo che il debutto avverrà in concomitanza con l’evento autunnale dedicato ai nuovi iPhone.
Apple: una cauta strategia di prezzo per l’iPhone pieghevole
Il dispositivo, stando alle indiscrezioni, adotterà un formato a libro simile a quello della serie Galaxy Z Fold di Samsung. Questa scelta posizionerebbe l’iPhone pieghevole come un diretto concorrente del Galaxy Z Fold 7, il modello di punta attualmente sul mercato.
Per quanto riguarda i prezzi, le aspettative iniziali prospettavano una cifra ben oltre i 2.000 dollari negli USA, precisamente tra i 2.100 e i 2.200 dollari. Tuttavia, il nuovo rapporto suggerisce maggiore cautela da parte di Apple che, forse in virtù del suo colpevole ritardo nel mercato dei pieghevoli, avrebbe scelto di fissare il prezzo dell’iPhone pieghevole a 1.999 dollari, in linea con il listino d’ingresso del Samsung Galaxy Z Fold 7. Una mossa inaspettata per la multinazionale di Cupertino, che di solito posiziona i suoi prodotti premium a fasce di prezzo più elevate, ma che potrebbe indicare un desiderio di guadagnare rapidamente terreno in un segmento dominato da Samsung.
La logica seguita è presto detta: se Apple dovesse lanciare il suo iPhone pieghevole ad un prezzo superiore rispetto a quello del Fold 7, senza offrire vantaggi significativi fin dal debutto, il rischio di una reazione tiepida da parte del mercato sarebbe concreto. Per cui, meglio un ingresso più “competitivo” per attirare l’attenzione degli utenti e testare la risposta del pubblico.
Nel frattempo, Samsung si gode il successo del suo Galaxy Z Fold 7, che sta registrando numeri da record in termini di vendite: l’iPhone pieghevole, per adesso, non sembra rappresentare un motivo di preoccupazione per il colosso sudcoreano.
