iPhone 17e si farà? Manca qualunque tipo di certezza per Apple

Il recente iPhone 16e di Apple si è distinto per le ottime performance sul mercato, ma l'arrivo dell'iPhone 17e non è poi così scontato.
iPhone 17e si farà? Manca qualunque tipo di certezza per Apple

A febbraio, Apple ha lanciato l’iPhone 16e, un modello pensato per sostituire la linea SE dando spazio ad una versione più al passo con i tempi.

Con un prezzo di partenza di 599 dollari negli USA, l’iPhone 16e offre un display OLED da 6,1 pollici, Face ID, chip A18 e porta USB-C, che lo rendono un’alternativa più accessibile tra i melafonini di Apple. Questo ha portato molti a chiedersi se, con l’arrivo della nuova serie degli iPhone 17, ci sarà anche un nuovo iPhone 17e.

iPhone 17e: cosa sappiamo al momento

Per ora, le indiscrezioni sugli iPhone 17 parlano di quattro modelli: il 17 base, il 17 Pro, il 17 Pro Max e un nuovo iPhone 17 Air, dispositivo ultra-sottile che andrebbe a rimpiazzare la versione Plus. Il 17 Air dovrebbe presentare una scocca in alluminio, un display da 6,6 pollici e un design più snello, cercando di coniugare leggerezza e prestazioni. Tuttavia, nonostante sia dotato di una sola fotocamera e di alcune limitazioni rispetto ai Pro, il prezzo dovrebbe aggirarsi intorno agli 899 dollari negli Stati Uniti, posizionandolo come opzione di fascia medio-alta piuttosto che economica.

Alla luce di ciò, il ritorno di un modello “e” potrebbe non essere del tutto escluso, ma non sembra nemmeno così certo. È possibile che Apple scelga di proporre l’iPhone 17e all’inizio del 2026, seguendo una cadenza annuale con un lancio a metà ciclo, intorno a febbraio, per tenere alta l’attenzione. Alcune voci parlano già di una produzione in fase di test, mentre l’analista Ming-Chi Kuo prevede un lancio nella prima metà del prossimo anno, e un terzo modello “e” accanto all’iPhone 18, previsto nella primavera 2027.

Di sicuro, non possono essere ignorati i buoni riscontri ottenuti dall’iPhone 16e nelle fasi appena successive al lancio: lo smartphone di Apple, infatti, è riuscito a conquistare il 7% del mercato statunitense nel primo trimestre, pur non avendo raggiunto il successo dei “vecchi SE”.

Fonte: Macrumors

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