
Nonostante le apprezzabili performance di vendita dell’iPhone 16e in Europa, già durante il suo primo mese completo di disponibilità sul mercato, i risultati non sembrano comunque all’altezza di quelli maturati dai precedenti modelli SE, analizzando i dati di Counterpoint Research.
Lanciato a febbraio 2025, l’iPhone 16e rappresenta un nuovo tentativo di Apple mirato a ridefinire la sua offerta nella fascia media, abbandonando il marchio “SE”. Nel concreto, questa unità rappresenta anche la prima iniziativa del colosso di Cupertino per “distaccarsi” da Qualcomm, grazie all’implementazione del modem C1.
iPhone 16e: bene, ma non benissimo
Nel mese di marzo, l’iPhone 16e si è piazzato al nono posto tra gli smartphone più venduti in Europa, rappresentando circa l’8% delle vendite totali di iPhone nel continente.
Per quanto riguarda l’Europa occidentale, la performance è stata leggermente migliore, con un settimo posto assoluto. Tuttavia, questi dati mostrano un calo rispetto ai precedenti iPhone SE del 2022 e del 2020, che avevano raggiunto rispettivamente il sesto e il terzo posto, contribuendo per il 12% e il 19% alle vendite di Apple in questi mercati.
La causa principale del risultato inferiore sembra essere il prezzo di lancio più alto: l’iPhone 16e parte da 699 euro, un aumento significativo rispetto ai 519 euro dell’iPhone SE del 2022 ed ai 479 euro del modello uscito nel 2020. Questo incremento ha ridotto il potere d’attrazione dell’ultimo melafonino tra i consumatori europei.
Inoltre, il mercato di fascia media sta diventando più competitivo e sensibile al prezzo. Gli utenti preferiscono sempre di più smartphone ricondizionati o addirittura usati, rendendo difficile per Apple spingere i nuovi modelli economici senza un chiaro vantaggio in termini tecnologici. Per questo, un maggiore successo dell’iPhone 16e dal punto di vista delle vendite potrebbe dipendere da promozioni mirate, aggiornamenti software frequenti ed una maggiore diffusione nei punti vendita fisici ed online.