I telefoni cellulari e le buone maniere dimenticate

Siamo in uno dei cimiteri di Tel
Aviv. Il momento è solenne. Il rabbino sta pronunciando le ultime esequie. Ad
un certo punto un suono inequivocabile. Il trillio di un cellulare. Allora,
uno degli uomini che sta portando la bara del malcapitato, estrae velocemente
il suo telefonino dalla tasca e, con la mano libera, inizia la conversazione.
Solo le minacce di fargli raggiungere il trasportato, da parte di una convenuta
alla cerimonia, hanno fatto desistere l’uomo dal continuare la conversazione.

Se trovate che sentire squillare
un cellulare sia irritante durante una manifestazione teatrale o al ristorante,
immaginate durante una cerimonia funebre. Eppure, il diffuso malcostume di utilizzare
il cellulare in ogni occasione, è duro a morire, anche in occasione di cerimonie
sacre o momenti di preghiera. Le Chiese riunite del South California hanno deciso
di esporre un cartello fuori dal portone per ricordare ai fedeli che l’utilizzo
del cellulare in chiesa è strettamente proibito. Nella Sinagoga di Hollywood
prima di iniziare la celebrazione viene sempre fatto un annuncio per ricordare
di spegnere il proprio telefonino.

Il cellulare è certamente una grande
invenzione dei tempi moderni, ma come tutte le cose il suo abuso è sempre sbagliato.
La Congregazione Ebraica di Boston, afferma che, molti rabbini, oramai ignorano
i continui squilli durante le cerimonie. Non sanno proprio più come fare per
farli cessare. Ma a volte sono gli stessi sacerdoti ad essere protagonisti.
Durante una cerimonia del reverendo Mark Whitlock, il cellulare di un altro
prete iniziò a suonare. Con prontezza il reverendo si diresse dall’imbarazzato
collega dicendogli: ‘Se è Gesù, digli che suo Padre è sulla linea principale’.

Ma non è un problema solo statunitense.
A Londra, ad esempio, prima di ogni sermone, viene fatto presente che non è
tollerato il trillio dei telefoni cellulari. Ma il fatto più famoso è senza
dubbio quello avvenuto lo scorso maggio, quando durante un’altissima cerimonia
in Vaticano, per la consacrazione di nuovi cardinali, con la presenza del Papa,
proprio il cellulare di uno di questi ha iniziato a squillare. L’imbarazzatissimo
cardinale era tanto innervosito dall’accadimento, da non riuscire a spegnere
il terminale, che ha così continuato a squillare per alcuni secondi. Ma nemmeno
i matrimoni sono esenti dall’invasione degli squilli. Durante una cerimonia
nuziale in una pittoresca chiesa inglese, il cellulare di uno degli invitati
ha continuato a squillare per tutta la durata del matrimonio. Nessuno si spiegava
come fosse possibile che il possessore del telefonino non avesse il buon senso
di spegnerlo. Anche nelle moschee il problema è molto sentito, soprattutto perché,
durante le cerimonie islamiche, la parola può essere presa solo dal khateeb,
il sacerdote.

L’operatore mobile Sprint PCS,
ha creato un’apposita serie di consigli, per un corretto utilizzo del cellulare
nei luoghi di culto. È fortemente consigliato di spegnere il proprio telefonino
durante le cerimonie. Se proprio dovesse essere impossibile spegnerlo, allora
si deve avere quanto meno l’avviso di chiamata a vibrazione e sedere nel fondo
della chiesa, in modo tale da alzarsi ed uscire prima di rispondere alla chiamata.
Ma siamo realmente così schiavi del cellulare da non riuscire a spegnerlo neanche
per 40 minuti ?

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