Huawei Petal Translate si aggiorna con tante novità

Huawei ha appena mostrato le nuove funzionalità legate all'applicazione Petal Translate, l'app che sfida apertamente Google Traduttore.
Huawei Petal Translate si aggiorna con tante novità

Huawei ha recentemente avviato i test pubblici per una delle sue app che fa parte dell’HMS (Huawei Mobile Services). Stiamo parlando di Petal Translate, che introduce funzionalità basate sulla traduzione istantanea all’interno dell’ecosistema dell’azienda.

Huawei: l’app Petal Translate sfida Google Maps

Per chi non lo sapesse, il Petal Translator del gigante tecnologico cinese è un’applicazione di traduzione intelligente introdotta dal Cloud Service Innovation Team dell’azienda. Questa app era basata sulle capacità di traduzione automatica di HMS e includeva numerose funzionalità. Le caratteristiche principali prevedono: la traduzione da più lingue diverse, la traduzione intelligente del riconoscimento OCR delle immagini e persino la traduzione in tempo reale dei dialoghi, tra le altre.

Ora, i programmatori dell’applicazione Petal Translate hanno introdotto nuove features chiave nella fase di Open Beta Testing. Ciò include la traduzione di testi, che offre supporto per la traduzione di testi multilingue basata sui testi. Inoltre, permette di avere anche la traduzione di immagini, così da consentire a un dispositivo di tradurre le parole direttamente da una foto.  Dopo queste traduzioni, si può persino creare una scheda di condivisione e condividerla su piattaforme di messaggistica come WeChat e Moments.

Infine, la traduzione dei dialoghi aggiunge sostanzialmente il supporto per la traduzione vocale multilingue. I colleghi di Gizmochina avevamo precedentemente segnalato ciò su altre app della serie del marchio. Fra queste citiamol’app per la navigazione Petal Map basata sulla posizione GPS e persino i servizi Petal Search. In altre parole, Petal è essenzialmente una versione Huawei dei Google Mobile Services.

Dopo Map o Search e Translate, quale altra applicazione possiamo aspettarci? Quel che è certo è che Huawei non resterà a guardare.

Fonte: Gizmochina

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