Poco tempo dopo essersi espresso a favore dell’intelligenza artificiale, Google ha lanciato l’allarme dichiarando che il web aperto sta morendo. Nello specifico, come riportato dai colleghi di 9TO5Google, solo un mese fa il colosso di Mountain View aveva sostenuto che i suoi prodotti di intelligenza artificiale non sono i responsabili del calo generalizzato del traffico online.
Big G ha proprio affermato che il volume totale delle visualizzazioni online “è rimasto relativamente stabile” e che “la qualità media dei clic è aumentata“. Sotto accusa Gemini che oltre alle ricerca sul motore di ricerca riassumerà anche le notizie. Nondimeno, l’ultima dichiarazione fatta durante un caso giudiziario è contraddittoria a detta di molti.
Il concetto completo, pubblicato da Roundtable, recita così: “Il fatto è che oggi il web aperto è già in rapido declino e la proposta di dismissione dei ricorrenti non farebbe altro che accelerare tale declino, danneggiando gli editori che attualmente dipendono dai ricavi derivanti dalla pubblicità display sul web aperto. Come chiarisce la legge, l’ultima cosa che un tribunale dovrebbe fare è intervenire per rimodellare un settore che è già in piena trasformazione a causa delle forze di mercato“.
Google sostiene che il web aperto è in declino: c’è chi grida alla contraddizione
I colleghi di The Verge, parlando della recente dichiarazione di Google in merito al web aperto in declino, hanno spiegato che secondo loro questa affermazione è in contrasto con l’affermazione di Nick Fox, vicepresidente senior della conoscenza e dell’informazione dell’azienda: “Dal nostro punto di vista, il web è fiorente. Il web sta prosperando. Probabilmente non c’è azienda che tenga più di Google alla salute e al futuro del web“.
Barry Adams, fondatore della società SEO Polemic Digital, ha dichiarato: “Penso che ‘estinzione’ sia una parola troppo forte per descrivere ciò che accadrà ai siti web. ‘Decimazione‘ è la parola giusta“.