Gli stragavanti telefoni 'Pokia' si ispirano agli anni '50

Se trovandovi a passeggiare per le vie di Londra doveste incontrare una persona che conversa tranquillamente utilizzando una vecchia cornetta in bachelite, la stessa dei telefoni

Se trovandovi a passeggiare per le vie di Londra doveste incontrare una persona che conversa tranquillamente utilizzando una vecchia cornetta in bachelite, la stessa dei telefoni anni ’50, probabilmente avreste incontrato Nicholas Roope, eccentrico inventore balzato nelle ultime settimane agli onori della cronaca per i suoi ‘Pokia’, in pratica delle cornette di vecchi telefoni collegate ad un cellulare e quindi perfettamente funzionanti.


Uno dei telefoni ‘Pokia’ di Nicholas Roope

Le creazioni di Roope, il cui nome si ispira al marchio di telefoni più famoso del mondo, non sono in commercio nei negozi, ma si possono trovare con facilità sui noti siti di aste online. Bisogna riconoscere che pur essendo un’idea molto originale, è sufficiente una vecchia cornetta e saper maneggiare un saldatore per realizzare il proprio ‘Pokia’ personalizzato in una decina di minuti.

‘L’idea è semplice ma la reazione è sempre forte. Abbiamo telefoni cellulari da forse dieci anni. Diventano sempre più piccoli e sempre più potenti. Ma, al tempo stesso, il design fa un passo indietro e si perde l’impatto del vecchio design, semplice, robusto, mono-funzionale’, dichiara Roope, che ha anche ammesso che i Pokia sono un ottimo pretesto per fare nuove conoscenze, vista la curiosità che suscitano i suoi bizarri telefoni.


Uno dei telefoni ‘Pokia’ di Nicholas Roope

Uno dei telefoni ‘Pokia’ di Nicholas Roope

Uno dei telefoni ‘Pokia’ di Nicholas Roope

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