Gioco o son desto: le false colpe delle nuove tecnologie della comunicazione

Demonizzare i nuovi strumenti multimediali che oggi la tecnologia ci offre pare sia divenuto un vero e proprio sport nazionale. I mass media di vecchia generazione ci propinano

Demonizzare i nuovi strumenti multimediali che oggi la tecnologia ci offre pare sia divenuto un vero e proprio sport nazionale.
I mass media di vecchia generazione ci propinano un giorno sì ed uno no visioni apocalittiche sulla deriva sociale derivante dall’utilizzo sconsiderato di telefonini, Internet, video giochi e chi più ne ha più ne metta.
Additare al pubblico ludibrio i videogiochi è solo l'ultima delle crociate realizzate dai mass media tradizionali (TV e giornali) che, più che non comprendere le nuove tecnologie, ne temono l'effetto sul pubblico per i propri meri interessi.
Ecco perché appare necessario che Telefonino.net apra un tavolo di confronto sulle nuove tecnologie ed in particolare su quelle che più interessano i nostri lettori: Internet e telefonia mobile.
E' fuor di dubbio che la telefonia mobile abbia oramai voltato pagina.
Da mero strumento di comunicazione vocale è passato in brevissimo tempo in un medium totale, grazie ovviamente a tutta una nuova generazione di terminali multimediali, con funzionalità impensabili fino a pochissimo tempo addietro, ma grazie anche ad un humus su cui attecchire, costituito soprattutto dalle generazioni più giovani.
Ecco quindi il fiorire di video fatti in casa col cellulare, una enorme massa di foto e filmati che hanno invaso l'altro medium a stretto contatto con questa rivoluzione multimediale: Internet.
Ovviamente questo fiorire della comunicazione personale, dove ognuno parla direttamente col mondo, non mediato dai soliti mezzi, ha generato paura e sospetto in una larga fetta dei cosiddetti professionisti della comunicazione.
"Ci proviamo proprio gusto a farci governare da gente che se sente il cane abbaiare insistentemente perchè stanno entrando i ladri in casa, decide saggiamente di sparare al cane" questa frase del noto blogger Achille Corea definisce in maniera pressocchè perfetta il clima da caccia alle streghe che si è creato intorno ai cellulari ed ad Internet negli ultimi tempi.
Fioccano i divieti (giusti) di utilizzare il telefonino a scuola, ma si sfocia nell'ilarità quando si proibisce persino l'averlo con sé.
Si susseguono le "scoperte" in rete di filmati amatoriali di episodi di bullismo, come se tali eventi fossero generati unicamente dal poterli filmare con il telefonino per mostrarli su Internet.
Episodi del genere, e spesso anche molto più estremi, sono sempre stati all'ordine del giorno e difficilmente troveremo qualcuno che non ricorda il bullo della scuola come uno spauracchio, anche in tempi quando dei cellulari si parlava solo nei fumetti di Flash Gordon.
Piuttosto dobbiamo essere grati alle nuove tecnologie che ci consentono di mostrare al mondo come tali episodi molto diffusi vadano stigmatizzati e ridotti il più possibile.
E' fin troppo facile gettare fango sullo strumento, non riuscendo a comprendere che questi è solo la propaggine dell'agire umano.
Il mezzo di per sé è del tutto neutro, è come viene utilizzato che ne fa la differenza.
Il contenuto che viaggia in Rete, magari realizzato con l'ultimo telefono di nuova generazione, non è certo l'apogeo dei mali della società odierna, ma solo uno specchio della stessa.
È fin troppo facile additare i filmati di violenza o a sfondo sessuale fatti con i telefonini, ma si tratta di una esigua percentuale dell'enorme ricchezza prodotta negli ultimi tempi dalla rivoluzione della comunicazione mobile, che ci consente di avere in tasca uno strumento capace di fare cose impensabili fino a poco tempo fa. L'esplosione dei blog và di pari passo con tutto ciò.
Oramai comunicare è diventato possibile in ogni direzione. La multicanalità e la possibilità di creare community virtuali, ma non per questo meno reali ed importanti, esempio per tutti il Forum di Telefonino.net, ha dato impulso ad un nuovo modo di vedere i mezzi di comunicazione.
I vecchi mass media continuano a propinarci la solita solfa, in modalità unidirezionale, con minime possibilità interattive, mentre i nuovi mezzi di comunicazione personale rendono tale divisione del tutto aleatoria.
Internet è riuscita in ciò che tutti gli altri mass media hanno fallito.
La Rete è diventata qualcosa più che uno strumento di comunicazione, si è trasformata in un vero e proprio "Simulmondo" per utilizzare un termine coniato da Francesco Carlà, precursore delle nuove tecnologie della comunicazione.
Nel Simulmondo troviamo: "L'Internet in piedi, cioé quello accessibile dai cellulari di nuova generazione. L'Internet seduti, il classico Internet accessibile dal computer, ma a velocità molto maggiore dell'attuale. L'Internet sdraiati, cioé quello accessibile sdraiati sul proprio divano, perché lo schermo sarà il televisore da 42 pollici e il mouse sarà un tutt'uno con il telecomando".
Se in questa suddivisione non si nota nulla di particolarmente innovativo, dato che tutte e tre le diverse fruizioni di Internet sono più che realtà, si deve pensare che tali definizioni risalgono al lontanissimo (in termini tecnologici) 1999.
Ecco allora che tutto torna al punto di partenza. Internet, i cellulari, in generale le nuove tecnologie della comunicazione mobile personale sono diventate parte integrante della nostra vita odierna e mettono in risalto, ancor più che ieri con i vecchi mass media, i vizi e le virtù della società, luogo ove specchiarsi.
L'importante è capire che non sempre l'immagine che viene riflessa è brutta a vedersi e che, comunque, quell'immagine siamo noi.

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