Gestori italiani fiduciosi sul futuro dell' UMTS

I servizi di telefonia mobile basati sulle reti
UMTS, nonostante il pessimismo di diversi analisti, saranno disponibili sul
mercato italiano a partire dal prossimo anno: queste le previsioni fatte da
quattro delle cinque società che nel nostro paese hanno ottenuto una
licenza UMTS, riunite la scorsa settimana a Roma in occasione del IDC European
Telecoms Forum. Omnitel, Wind, IPSE2000 e H3G (conosciuta fino a pochi giorni
fa con il nome di Andala) hanno dichiarato inoltre che il prezzo pagato per
le licenze è stato ragionevole ed in linea con la situazione del mercato.

Paolo Baldriga, responsabile del progetto UMTS
di Wind, ha dichiarato che gli investimenti in contenuti e servizi di qualità
rappresenteranno l’unica strada per conquistare quote di mercato ed accrescere
l’ ARPU (average revenue per user), un indicatore che indica quanto contribuisce
ogni singolo utente ai ricavi delle società di telecomunicazioni. Una
politica basata sui contenuti e sulla mobilità, continua Baldriga, si
dimostrerà vincente rispetto a promozioni basate sui prezzi: in futuro
l’ Authority concetrerà sempre di più la propria attenzione sugli
accordi editoriali, come l’acquisizione dei diritti su eventi sportivi di primaria
importanza.

Giovanni Strocci, che segue lo sviluppo dei servizi
UMTS di Omnitel, sostiene che il gestore da tempo investe in servizi per il
mercato ‘consumer’ basati sulla tecnologia WAP. Omnitel, legata al proprio azionista
di maggioranza Vodafone, sta lavorando con aziende come IBM, Microsoft e SAP
per realizzare servizi da proporre agli utenti aziendali.

Secondo Tim Sheedy, uno dei ricercatori della IDC,
non bisogna credere tuttavia agli scenari fantascientifici presentati con clamore
dai gestori. Molte della applicazioni che gli utenti sono stati portati ad attendere
arriveranno solo con le reti mobili di quarta generazione, con l’ UMTS si risolveranno
soprattutto problemi legati alla disponibilità della rete e saranno realizzati
servizi informativi basati sulla localizzazione e di messaggistica avanzata.

Riguardo la possibile penuria di telefoni cellulari
UMTS, Antongiulio Lombardi del consorzio H3G si è detto estremamente
fiducioso, citando l’esempio di DoCoMo, il gestore giapponese che si prepara
entro l’estate a lanciare servizi di telefonia mobile basati sulla tecnologia
di terza generazione.

Per quanto riguarderà i servizi, H3G adotterà
una politica di apertura, esattamente l’opposto del modello del ‘walled garden’
in cui il gestore controlla i contenuti a cui gli utenti possono accedere. Il
portavoce di IPSE ha infine precisato che l’azienda si concentrerà soprattutto
sui servizi resi possibili dall’ UMTS, per non essere considerata una delle
tante compagnie di telefonia mobile.

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