L’attuale situazione finanziaria
 di Ericsson non è certo delle migliori, il 2000 è stato infatti un anno terribile
 per l’azienda svedese. Ma presto Ericsson potrebbe tornare a fare la parte del
 leone sul mercato dei nuovi terminali 3G, a partire dal 2003.
Ericsson è il primo produttore
 mondiale per le infrastrutture di rete di terza generazione e vuole trasportare
 questa leadership anche nel mercato dei nuovi terminali. Dopo essersi vista
 scavalcata a livello mondiale nella classifica dei costruttori di terminali
 da Siemens, ed essersi quindi trovata al quarto posto assoluto, dopo appunto
 l’azienda tedesca, Motorola e Nokia, a Stoccolma meditano la vendetta ed il
 rilancio dell’azienda.
Per assicurarsi il successo su
 questo nuovo mercato, Ericsson ha stretto di recente un patto commerciale per
 lo sviluppo dei nuovi terminali con la giapponese Sony. La joint venture, sarà
 operativa da ottobre di quest’anno ed il primo terminale è previsto sul mercato
 per la seconda metà del 2002. Ma le attenzioni di Ericsson sono anche rivolte
 alla tecnologia di passaggio tra il GSM ed il 3G: il GPRS. Ericsson ha da poco
 lanciato il suo primo terminale GPRS, l’ R520, e presto ne seguiranno altri. 
Secondo diversi analisti, Ericsson
 è ormai fuori dal mercato dei telefoni GSM e deve quindi giocoforza focalizzarsi
 sui nuovi terminali. Oltretutto avere una base sul GPRS aiuterà non poco il
 futuro sviluppo dei terminali 3G. Quasi tutti gli operatori europei hanno lanciato
 i propri servizi GPRS o si apprestano a farlo nei prossimi mesi. Appare quindi
 chiaro quanto sia importante questo mercato per un’azienda in crisi come l’Ericsson.
 Crisi dovuta alle forti perdite del settore dei terminali mobili.
Le cause di questo fallimento sono
 molteplici, ma principalmente sono dovute alla scarsa attrattiva dei prodotti,
 alla mancanza di componenti ed alla scarsità dei rifornimenti. Se si aggiunge
 la crisi generale del settore, aggravata dai forti costi sostenuti dagli operatori
 mobili per le licenze 3G, il quadro si annerisce totalmente. L’unica sezione
 di Ericsson con margini di guadagno è quella delle infrastrutture di rete. I
 nuovi terminali 3G porteranno una boccata d’aria alle casse della divisione
 mobile di Ericsson, anche perché, oltre a cambiare le abitudini d’utilizzo dei
 consumatori, cambierà anche il modo di svilupparli e realizzarli.
Nelle attuali reti di seconda
 generazione, il costruttore si presentava all’operatore con il terminale già
 prodotto. L’unica scelta che l’operatore doveva fare era se accettarlo o no.
 Adesso invece le aziende produttrici si recano prima dagli operatori per avere
 suggerimenti, preferenze e caratteristiche sui nuovi terminali 3G. Molti analisti
 sostengono che l’arrivo di una nuova tecnologia proprio in questo momento di
 grande difficoltà per l’azienda svedese, risolleverà le sue sorti. Ericsson
 potrà approfittare del cambiamento del mercato per ripresentarsi in forze.
Da molte parti sono giunte voci
 di una completa vendita della sezione dei terminali mobili di Ericsson, per
 potersi concentrare solo sull’altamente remunerativa sezione delle infrastrutture.
 Ma nell’azienda svedese sono convinti che con l’avvento del 3G sarà importante
 avere sotto lo stesso tetto sia la produzione di nuovi terminali, che delle
 infrastrutture. Sarà anche basilare per Ericsson far fruttare al massimo la
 nuova joint venture con Sony, in modo da utilizzare l’esperienza della casa
 nipponica nello sviluppo di dispositivi di elettronica di consumo.
L’unico punto nero di tutto questo
 progetto è l’effettiva possibilità di un celere sviluppo dei nuovi terminali.
 NTT DoCoMo si è vista costretta a rimandare il lancio del suo servizio 3G FOMA
 per le gravi mancanze della rete, mentre Manx Telecom ha fatto altrettanto con
 la prima rete UMTS europea a causa di gravi bug dei terminali 3G forniti da
 Nec. Questo ritardo permetterà, però, alle aziende costruttrici di mettersi
 alla pari dei giganti attuali della comunicazione mobile, Nokia e Motorola.
 Gli analisti sono convinti che già nel 2003 la joint venture Ericsson-Sony
 potrebbe porsi al secondo posto nelle vendite di nuovi terminali 3G in Europa.
Inizialmente un certo vantaggio
 lo avranno le due aziende giapponesi che hanno già presentato terminali 3G perfettamente
 funzionanti, Nec e Matsushita, in seguito, però, Nokia sarà capace di recuperare
 tranquillamente il terreno perduto ed a riproporsi come leader, almeno in Europa.
 Subito dopo, però, potrebbe esserci Ericsson, che combinerà l’esperienza di
 Sony sul mercato nipponico, a quella propria del mercato europeo.