Ecco l'identikit dell'italiano al telefonino

Un identikit dei diversi utenti di telefonia in Italia, divenuta il mercato mondiale di riferimento

L’evoluzione inarrestabile della telefonia mobile ha travolto l’Italia che è divenuta il mercato mondiale di riferimento per la diffusione degli smartphone con 20 milioni di terminali presenti nella nostra nazione. Gli operatori telefonici hanno cercato di assecondare questa invasione mettendo a disposizione piani tariffari convenienti per sfruttare al meglio le potenzialità di questi dispositivi naturalmente predisposti a un collegamento alla rete e ai social network. Gli italiani hanno reagito in modo molto diverso a questa rivoluzione tecnologica che ha portato a delle importanti modifiche nelle abitudini quotidiane.

 

A-Tono ha cercato insieme ad AstraRicerche di tracciare un identikit dei diversi utenti di telefonia in Italia all’indomani di questa importante fase di evoluzione tecnologica.

Gli Im-mobili (7.400.000, 19,1%): L’immobile è l’utente che ha un atteggiamento di assoluta prudenza e quasi diffidenza verso  gli usi evoluti della telefonia mobili. Non ha un rapporto positivo con il cellulare: si lamenta dell’eccessiva reperibilità a cui è esposto, non riesce a comprendere tutte le funzioni del suo dispositivo, decisamente troppo complesso e trova assolutamente esagerata la spesa per la propria bolletta telefonica. Arriva a spendere fino a 10 euro al mese per accedere alla rete e trova il costo un furto: infatti accede meno regolarmente di tutti alla rete. Ha una conoscenza incerta delle APPS e installa tendenzialmente solamente quelle gratuite. Il suo profilo sociologico lo ritrae come un uomo, di fascia di età tra i 45 e i 65 anni, uomini, residente nel neo nord ovest, dalla personalità piuttosto chiusa, molto attento all’utilizzo delle proprie risorse economiche, residente in comuni medio piccoli e di fascia inferiore alla media.

Gli Old Mobiled (11.700.000, 30%): Le novità tecnologiche degli smartphone hanno avuto poco incidenza sull’old mobile. A stento a domanda diretta riesce a ricordare le funzioni più avanzate del proprio cellulare, comprese Internet ed  email. Alle Apps preferisce invece sfondi, loghi e suonerie da scaricare secondo la precedente concezione della telefonia. Abituato a sostenere determinati costi telefonici, non si scandalizza nel pagare 20 e passa euro al mese per il collegamento alla rete che trova una cifra giusta per il servizio offerto. È il profilo di utente che scarica meno applicazioni, si limita a provarne qualcuna perché trova difficoltà nell’installarle ed è l’unico utente che desidera che le APPS siano soprattutto esteticamente gradevoli e personalizzabili.  Il profilo sociologico lo colloca nella fascia tra  14 e 34 anni, tendenzialmente salariato o casalinga, abita nel centro basso – neo sud, abita in comuni medio piccoli ed appartiene a fasce inferiori alla media.

Le sms addicted (7.800.000, 20.2%): Nell’anno dell’invasione degli smartphone c’è chi è rimasto fedele alle vecchie abitudini di un utilizzo massivo dei messaggini che non sono stati sostituiti dalle nuove forme di comunicazione dei social network. Le sms addicted utilizzano gli sms come prima forma di contatto per le loro comunicazioni preferendoli alla telefonata. Raramente accedono a internet o alla mail dal mobile e infatti hanno la più alta sottoscrizione in assoluto di contratti esclusivamente telefonici senza accesso alla rete. Anche con le apps il rapporto è difficile: l’installazione è minima e spesso richiede l’intervento di un aiuto di un’altra persona. Si tratta di un profilo tipicamente femminile, ottimista e aperta, residente in centro Italia, in comuni medio e piccoli, desiderosa di esprimere le proprie emozioni, di fascia media (tendente verso il basso).

Smart people (5.600.000, 14,4%): La rivoluzione della telefonia trova sostenitori entusiasti nei smart people. Per questi utenti il telefono cellulare è veramente un personal media utile in ogni momento della giornata per rispondere alle esigenze di comunicazione e di intrattenimento: non è un caso che ricordino benissimo tutte le funzioni del proprio telefonino (anche se si dimenticano spesso quelle più social). L’utente smart è ovviamente la persona che accede alla rete in mobilità con la maggiore costanza e per questo ha sottoscritto un abbonamento flato semiflat anche sostenuto che giudica comunque accettabile per il servizio offerto e ben sfruttato. Una delle motivazioni più importanti che lo porta in rete è la possibilità di scaricare APPS che ampliano le funzionalità del suo telefono: per questo motivo è portato a sostituirle e installarne di nuove con una certa frequenza. È il maggiore sostenitore della correttezza del costo delle applicazioni ma desidera che questi software aggiuntivi siano tecnicamente ineccepibili e gli diano un reale aiuto nelle funzioni ricercate, Si tratta di una categoria di persone molto particolare: di età prevalentemente matura (55-65), attenti alla qualità della vita, aperti alle novità e alle tecnologie, risiedono nei grandi centri urbani, prevalentemente nel centro alto e nel neo nord ovest,in prevalenza diplomati.

Apps-to-date (6.300.000, 16,3%): I grandi protagonisti e i sostenitori dell’innovazione nell’uso del telefono cellulare in Italia sono chiamati apps-to-date non a caso. L’app-to-date è l’utente che sfrutta al massimo le possibilità offerte dalla tecnologia mobile e per questa ragione arriva spesso a possedere tre o più cellulari, più del doppio della media. Per lui il telefonino non ha segreti e lo sa sfruttare secondo ogni declinazione, con particolare riferimento a tecnologie nuove come i social network o a quelle più consolidate come Bluetooth e MMS. È l’utente che utilizza maggiormente la mail, anche da mobile, come alternativa alla telefonata per comunicare con amici e parenti. Nel cellulare ha trovato il massimo personal empowering in tutti i campi, dalle nuove opportunità di business alla possibilità di avere maggiore privacy e ne trae massima soddisfazione, sentendosi sempre al passo con i tempi. Ha solo l’inconveniente di provare una decisa sensazione di invidia quando trova un conoscente con un modello di telefono migliore del suo. Ovviamente per soddisfare la sua esigenza di utilizzo di social network fa uso frequente della rete spendendo in media una cifra flat che si posiziona tra i 10 e i 20 euro, un costo che ritiene alto ma accettabile.  Come nessun altro conosce il mondo delle APPS ed è per questo molto esigente rispetto alla realizzazione tecnica: devono essere facili da installare e disinstallare, non devono creare problemi al telefono e devono sempre offrire un periodo di prova gratuita. Sono i più critici sul costo delle APPS: sono disposti a spendere ma per prodotti di comprovata fattura, personalizzabili e dalla grafica appagante.

Ovviamente siamo di fronte a personaggi molto aperti alle novità, dinamici, con doti di leadership, attenti alla qualità della vita, al proprio benessere ma anche sensibili ai temi dell’ecologia. È un target molto alto: laureato, tra i 34 e i 55 anni, di classe sociale superiore, residente soprattutto nel triveneto in comuni medio grandi. 

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