Diatriba tra Ericsson e Siemens sulla leadership nelle reti 3G

Con l'arrivo sempre più prossimo dell'UMTS e con la mancanza quasi totale di nuovi terminali sui quali scontrarsi, i costruttori maggiori

Con l’arrivo sempre più prossimo dell’UMTS e con la mancanza quasi totale di nuovi terminali sui quali scontrarsi, i costruttori maggiori, che hanno nelle infrastrutture di rete 3G uno dei loro business principali, si iniziano a punzecchiare su chi abbia la leadership in questo importante settore.

Massimo Gentili, Amministratore Delegato di Ericsson Italia, ha affermato che la propria azienda è la sola in Italia a poter vantare reti UMTS funzionanti nel nostro paese. La prima sarà pronta a dicembre, per 3, mentre Tim e Wind partiranno entro gennaio 2003. Di conseguenza entro marzo 2003, secondo Gentili, inizieranno ad essere più numerosi i terminali dual mode, UMTS/GSM, che saranno a poco a poco imposti dagli operatori così come accadde tempo fa con i nuovi GSM dual band.

Alle dichiarazioni di Gentili risponde stizzito Luigi De Vecchis, Amministratore Delegato di Siemens Mobile Communications Italia: ‘Chi ha scelto sino ad ora Siemens, come H3G e Tim in Italia, ed almeno un operatore in ogni paese europeo, lo ha fatto per la stabilità della nostra tecnologia e la competenza del nostro gruppo attivo nell’UMTS prima di tutti gli altri fornitori. Riteniamo inoltre di essere un passo avanti in Italia rispetto a tutti gli altri’.

Una vera e propria risposta di fuoco da parte di Siemens, che come Ericsson ha grossi interessi in ballo nel settore delle infrastrutture 3G. Ad ogni modo Gentili non si è limitato a parlare delle sole reti UMTS, ma ha anche affermato che entro la fine del 2003 i telefonini UMTS sul mercato saranno già oltre 2 milioni, con un prezzo base anche di 300 Euro. Spesso la gente, secondo Gentili, li acquisterà senza nemmeno rendersi pienamente conto della differenza tra GSM, GPRS ed UMTS, così come avvenne all’epoca del DCS 1800.

‘Nei primi sei mesi del 2003 saranno stati venduti ben 4-5 milioni di cellulari MMS in Italia – afferma Gentili – da parte di tutte le aziende costruttrici, che costituiranno un ottima base per lo sviluppo dell’UMTS’. Le vendite dei terminali UMTS nel primo semestre del 2003 si fermeranno a circa 500 mila unità, per schizzare ad 1,5 milioni di unità nella seconda metà del prossimo anno. Ericsson, tramite la joint venture con Sony, Sony Ericsson, conta di raggiungere il 15-20% di questo mercato, ovvero circa 400 mila telefonini 3G venduti in Italia, aumentando il fatturato della divisione 3G dagli attuali 250 milioni di Euro, a circa 400 milioni di Euro.

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