Continua l'evoluzione nei display LCD

Il 2002 sarà l’anno della definitiva consacrazione
dei display a colori per terminali mobili. Dopo aver fatto furore in Giappone
e Corea del Sud, già da diversi anni, i display a colori stanno cominciando
ad apparire con sempre maggiore frequenza anche in Europa e negli USA. Lo sviluppo
di tale settore procede a grandi passi, tanto che già sono pronti i nuovi display
a 260 mila colori, paragonabili alla definizione di uno schermo TV.

Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando,
nel 1999, J-Phone
per prima introduceva un cellulare con schermo a colori. Nel giro di pochi anni
oltre il 60% dei display dei cellulari sarà a colori. Se prima erano poche case
a produrre telefoni con schermo colorati, per lo più dell’estremo oriente, adesso
il loro numero cresce significativamente, sino ad includere i giganti europei
e nordamericani. La prima conseguenza è un abbassamento dei prezzi dei display
LCD, sia quelli a colori, che quelli monocromatici.

Attualmente i display LCD monocromatici
sono, ovviamente, i più economici, seguiti da quelli a colori a matrice passiva
(STN), mentre quelli a colori a matrice attiva (TFT) sono ancora i più cari.
Nel giro di poco tempo tutti i prezzi si abbasseranno notevolmente, fin quasi
a dimezzarsi, grazie alla diffusione soprattutto dei display TFT. Una delle
maggiori case produttrici di display LCD, Seiko,
ha rivelato la propria produzione di display LCD in circa 18 milioni di unità.
Di queste, 10 sono rappresentate da display monocromatici, 5 da display a colori
a matrice passiva e 3 da display a colori a matrice attiva.

La maggioranza delle aziende produttrici
di display LCD si trovano in Giappone, soprattutto quelle di display TFT. La
stessa Seiko ha rivelato di aver messo a punto un nuovo display a 260 mila colori
nei propri stabilimenti nipponici, che potrà essere utilizzato su tutti i futuri
terminali mobili e vedrà la luce sul mercato nei prossimi mesi. Al secondo posto
nel mercato dei display LCD vi è Toshiba, molto forte sul settore interno, mentre
NEC si è ultimamente avvantaggiata molto per via dell’uscita dei propri cellulari
3G per il FOMA di NTT DoCoMo che utilizzano tutti display TFT. Non solo i display,
però, si sviluppano a gradi passi.

Anche i suoni dei cellulari viaggiano a
braccetto dell’evoluzione dei display. Di poco tempo fa è lo sviluppo, da parte
di Yamaha, di un sistema per produrre suoni 3D per terminali mobili. La nuova
tecnologia sarà presto utilizzata in diversi nuovi cellulari e permetterà, grazie
ad una serie di doppi microfoni, di ascoltare delle suonerie perfettamente identiche
a quelle che si sentono alla radio. La qualità del suono aumenta, quindi, considerevolmente.
Ultima novità nel settore viene sempre dal Giappone, da parte di Citizen Electronics
e riguarda un nuovo motorino a vibrazione interno, che non distorce più i suoni
emessi dal terminale, anche se viene messo in funzione, grazie ad una serie
di circuiti integrati che convogliano la vibrazione automaticamente.

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