Conclusa in Germania la gara per l'UMTS

Con un incasso complessivo di 98.8 miliardi di
marchi si è conclusa ieri in Germania la prima fase dell’asta UMTS, che
ha portato all’assegnazione di sei licenze ad altrettanti partecipanti (T-Mobil,
Mannesmann-Mobilfunk, E-Plus Hutchison, Viag-Interkom, Mobilcom e G3, il consorzio
partecipato dal gestore spagnolo Telefonica e dal finlandese Sonera).

Parzialmente deluse le aspettative di T-Mobil (società
del gruppo Deutsche Telekom), che visti i livelli raggiunti dalle offert,e ha
dovuto rinunciare ad aggiudicarsi una licenza da tre blocchi di frequenze per
accontentarsi di sue soli blocchi, uno smacco per un gestore di questo calibro.

Senza calcolare la Francia e l’Italia, le licenze
UMTS nei vari paesi europei hanno già comportato per i gestori un esborso
di 200 mila miliardi di lire: si passa dai quasi 100 mila miliardi della Germania
fino alla Spagna, dove il governo incasserà ‘solo’ 2 mila miliardi di
lire.

Il risultato della gara tedesca, che ha stravolto
ogni aspettativa, per ovvi motivi sta preoccupando le società che parteciperanno
alla gara italiana, che adesso temono di dover assumere un impegno economico
ancora più consistente. Per Michele Lauria, sottosegretario alle comunicazioni,
difficilmente in Italia ‘si raggiungeranno quelle cifre, anche se certamente
sarà superata la stima iniziale di 25.000 miliardi’.

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