Cina: mercato degli smartphone crolla, Huawei sale

In Cina il 2018 non è stato un buon anno sotto il punto di vista delle vendite di smartphone, ma Huawei non sembra soffrire la crisi del momento.
Cina: mercato degli smartphone crolla, Huawei sale

I dati rilevati dalla società di analisi e consulenza Canalys evidenziano il quadro di un mercato degli smartphone cinese che  – dopo un periodo di crescita rallentata dal 2013 al 2016 – ha subito un lieve calo nel 2017 ed un crollo delle vendite di ben il 14% nell’anno successivo. I motivi sarebbero essenzialmente due: da una parte ci sono gli utenti cinesi che preferiscono tenere più a lungo il loro smartphone mentre dall’altra c’è la rallentamento economico generale che attraversa il paese ed ha toccato uno dei settori che (ovviamente) più facilmente risente di congiunture economiche negative. Dunque, in Cina non è un buon momento per vendere smartphone, ma il periodo di crisi non sembra aver toccato la crescita costante di Huawei.

La crisi del mercato degli smartphone cinese

Nel 2018 le unità di smartphone spedite dai produttori sono state 396 milioni contro i 459 milioni del 2017: ben il 14% in meno. Diminuiscono le spedizioni di OPPO, Xiaomi ed Apple mentre aumentano del 9% le vendite di Vivo. Come anticipato, cresce anche Huawei e lo fa con cifre considerevoli: nel 2018, ben il 16% in più rispetto al 2017.

Secondo i dati, il colosso cinese nel 2018 si è guadagnato il primo posto nel settore degli smartphone con una quota di mercato di poco inferiore al 30% (il 27%, per l’esattezza). Su 396 milioni di unità spedite, 105 milioni sono device targati Huawei oppure Honor. Infatti, uno dei più grandi punti di forza dell’azienda è il suo e-brand dedicato ai più giovani, che continua ad offrire smartphone dall’eccellente equilibrio fra qualità e prezzo e punta sempre più in alto con device come Honor View 20. Il marchio, nato per contrastare Xiaomi, potrebbe aver ispirato la stessa azienda competitor a decidere di creare due sub-brand (RedMi e Poco) nella speranza di riscuotere lo stesso successo.

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Quanto al crollo di Apple che – pur mantenendo stabile la quota di mercato vede le unità spedite diminuire di ben il 13% – sembra che la colpa sia della strategia adottata per il mercato orientale. Secondo gli analisti di Canalys non sarebbe più valida ed avrebbe bisogno di essere ridisegnata per potersi adattare meglio alle esigenze degli utenti cinesi e competere con la crescente concorrenza. Fra i primi fattori da allineare ci sarebbero i prezzi: sembra che gli ultimi iPhone fossero percepiti come troppo costosi.

Per il 2019 le previsioni non sembrano essere delle più rosee: alla fine di quest’anno, le unità spedite potrebbero crollare de 3% rispetto al 2018 passando da 396 milioni a 385 milioni. Inoltre, muteranno ulteriormente le condizioni del mercato: i prezzi degli smartphone top di gamma continueranno a salire e la propensione degli utenti cinesi sarà quella di acquistare device di fascia alta o medio alta, ma solo se i produttori saranno in grado di offrire una quantità di tecnologia tale da giustificare investimenti economici elevati, anche di fronte alla crescente concorrenza. Entro il 2021, in Cina il prezzo medio degli smartphone top di gamma sarà superiore ai 400$.

 

Fonte: Canalys

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