
Meta, la società madre di WhatsApp, ha ufficialmente interrotto il supporto per alcuni modelli di iPhone più datati.
La modifica è già entrata in vigore, a partire dal 1° giugno, dopo essere stata posticipata rispetto alla data iniziale del 5 maggio. Questo slittamento ha concesso ai possessori degli iPhone coinvolti nello stop un periodo aggiuntivo per prepararsi al cambiamento, magari valutando l’acquisto di un nuovo modello.
WhatsApp dice addio a questi tre iPhone
Dallo scorso 1° giugno, WhatsApp richiede come requisito minimo iOS 15.1 o versioni successive per funzionare correttamente su iPhone. Ciò significa che alcuni modelli più vecchi non saranno più in grado di eseguire l’app. Nello specifico, le unità interessate sono:
- iPhone 5s
- iPhone 6
- iPhone 6 Plus
Questi modelli non sono più in grado di ricevere gli aggiornamenti di sistema necessari per supportare le nuove funzionalità e gli standard di sicurezza richiesti dal servizio. Chi possiede uno dei suddetti smartphone potrà continuare a utilizzare WhatsApp solo fino al momento in cui il software installato smetterà di essere compatibile con le nuove versioni dell’app.
Per chi possiede un iPhone ancora supportato, l’operazione da effettuare è semplice: basta verificare la versione di iOS installata andando su Impostazioni > Generali > Aggiornamento Software. Qualora fosse disponibile un aggiornamento, basterebbe scaricarlo ed installarlo per mantenere l’app pienamente funzionante.
Chi invece utilizza uno dei modelli non più compatibili dovrà prendere in considerazione l’acquisto di un nuovo dispositivo per proseguire nell’utilizzo di WhatsApp. Oltretutto, l’applicazione provvederà a mostrare un avviso prima che il supporto termini, così da informare tempestivamente gli utenti e dare loro il tempo di organizzarsi.
La decisione di Meta rientra in una pratica comune nel mondo dello sviluppo software: abbandonare il supporto per i dispositivi obsoleti permette di concentrare le risorse su tecnologie più moderne, migliorando prestazioni, sicurezza e stabilità. Tuttavia, nulla esclude di prendere in considerazione servizi alternativi a WhatsApp, fra cui Telegram, oppure limitarsi all’utilizzo della versione Web.