
Nelle ultime ore sono tornati alla carica i finti messaggi Asl che, sfruttando come esca l’autorità di questo ente, cercano di rubare l’identità digitale delle vittime. Sono diverse le segnalazioni arrivate alle diverse sedi delle aziende sanitarie da parte di utenti che hanno ricevuto strani SMS che chiedono di ricontattare a numeri che in realtà non sono quelli ufficiali.
Nello specifico, il messaggio recita così: “Si ricorda l’appuntamento del [data e ora]. Per modificare/disdire la richiesta visitare il link […] o contattare il numero di telefono […]. Prenotazione presso la sede [nome sede]“. Ovviamente i dati indicati vengono inseriti dai cybercriminali in base alla Regione del destinatario, per rendere ancora più credibile il messaggio.
Questi finti messaggi Asl sono molto pericolosi perché hanno come obiettivo il furto di identità digitale. Infatti, cliccando sul link contenuto nel messaggio di testo, l’utente viene indirizzato in una pagina di phishing nella quale, inserendo le proprie informazioni personali e sensibili, fornisce tutti i sui dati a questi criminali.
Finti messaggi Asl: l’avvertimento dell’Azienda Sanitaria
Le varie aziende sanitarie sparse su tutto il territorio italiano stanno avvertendo i cittadini di fare attenzione a questi finti messaggi Asl. Ad esempio, la Asl di Pescara sta informando: “In nessun caso la Asl di Pescara richiede di essere richiamata o invita a contattare numerazioni diverse da quelle ufficiali“.
In caso di dubbi è importantissimo contattare la propria Asl tramite i canali ufficiali che si trovano sulla pagina ufficiale dell’azienda sanitaria e non tramite i contatti riportati nel messaggio. Inoltre, è necessario non cliccare mai su link contenuti in messaggi di dubbia provenienza. Si tratta di campagne smishing molto pericolose.
Nello specifico, è consigliato non interagire mai con messaggi ed email di questo tipo, soprattutto quando richiedono un’azione rapida da parte dell’utente. Panico e urgenza sono elementi chiave usati dai cybercriminali per generare un numero maggiore di vittime.