L'Apple Watch è in grado di individuare i contagi?

I ricercatori di Stanford stanno studiando la possibilità che Apple Watch e altri smartphone riescano a capire se si è stati contagiati: lo studio.
L'Apple Watch è in grado di individuare i contagi?

Uno studio dell’Università di Stanford sta tentando di capire se dispositivi indossabili come gli smartwatch, tra cui anche l’Apple Watch, possano essere in grado di rilevare se si è stati contagiati, utilizzando i dati sul ritmo cardiaco e della respirazione.

Lo studio sulle capacità dell’Apple Watch di rilevare i contagi

La ricerca vede coinvolte diverse persone con vari smartwatch, non solo l’Apple Watch, ma anche altri device indossabili di diversi produttori. Nella presentazione dello studio si legge:

Stiamo cercando di stabilire se i dati raccolti da dispositivi indossabili possono essere utilizzati per prevedere l’insorgenza di una malattia infettiva prima dell’inizio dei sintomi effettivi. Raccoglieremo dati come frequenza cardiaca, temperatura della pelle, saturazione di ossigeno nel sangue, ecc.

In caso affermativo, questo avrebbe ovviamente applicazioni molto interessanti, per far fronte a situazioni come quella che stiamo vivendo a livello globale, ma anche future per contribuire a prevenire il diffondersi di nuove malattie contagiose. Lo studio durerà fino a due anni.

Ai partecipanti gli studiosi di Stanford hanno chiesto di indossare costantemente il dispositivo, senza levarlo mai, di scaricare e utilizzare un’app specifica e di rispondere quotidianamente ad un apposito sondaggio volto ad individuare eventuali sintomi di contagio. Il sondaggio quotidiano può essere compilato online o tramite l’app e il completamento richiede un impegno giornaliero di solo uno o due minuti.

Ai partecipanti viene inoltre chiesto di esportare i dati raccolti dal proprio orologio intelligente. Facoltativa invece la scelta di dare ai ricercatori l’accesso alle proprie cartelle cliniche elettroniche.

Stiamo ricevendo adesioni da moltissime persone che si iscrivono allo studio e che hanno uno smartwatch e sono state ammalate.

Ci sono molti proprietari di smartwatch là fuori. Ci sono 30 milioni di utenti attivi da Fitbit, milioni da Apple Watch. Stiamo parlando di decine di milioni di persone, tutte con questi smartwatch che potrebbero dare il proprio contributo per la prevenzione delle malattie infettive.

È quanto dichiarato a Gizmodo da Michael Snyder, direttore della genomica e medicina personalizzata presso la Stanford Medicine.

Per candidarsi (non sono previsti compensi per la partecipazione allo studio) o approfondire l’argomento è possibile consultare il seguente link.

Fonte: Gizmodo

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