La coalizione antipirateria IPTV e Pezzotto ha chiesto alla Commissione Europea una stretta rapida sulle VPN che, al momento, dicono stanno ancora “proteggendo” gli utenti che fanno uso di pirateria streaming impuniti. La richiesta arriva da nomi noti come MPA, UEFA, Premier League, Sky, beIN, LaLiga e Lega Serie A, come riportano i colleghi di TorrentFreak.
La richiesta? “Porre fine alla pirateria in diretta ora“. Questo è l’obiettivo che vogliono raggiungere. In tutto ciò un ruolo importante ce l’hanno le VPN che rendono il traffico degli utenti anonimo e irraggiungibile. Passando da un canale criptato, non è possibile risalire all’identità digitale di chi sfrutta la pirateria streaming per accedere a eventi sportivi e contenuti protetti da copyright.
La lettera è stata indirizzata all’attenzione di Henna Virkkunen, vicepresidente esecutivo, e Glenn Micallef, commissario della Commissione Europea. “I nostri investimenti continuano a essere minacciati dalla criminalità organizzata. Da anni, i titolari dei diritti lanciano l’allarme. Oggi, la pirateria ha raggiunto dimensioni che non possono più essere ignorate“, si legge nella lettera.
“Pur riconoscendo l’importante lavoro svolto dalla Commissione europea per affrontare questa sfida attraverso la Raccomandazione del 2023 sulla lotta alla pirateria online di eventi sportivi e di altri eventi dal vivo, la sua attuazione non ha ancora prodotto risultati tangibili. Attendiamo pertanto con interesse l’adozione di ulteriori misure legislative per raggiungere gli obiettivi stabiliti nella Raccomandazione“, ha specificato la coalizione.
Antipirateria IPTV e Pezzotto: le richieste di modifica legislativa
Sono tre le richieste di modifica legislativa che la coalizione antipirateria IPTV e Pezzotto ha chiesto nella lettera indirizzata alla Commissione Europea.
- Garantire che, al ricevimento di una notifica, il contenuto che viola i diritti venga rimosso il più rapidamente possibile e in ogni caso entro un termine massimo di 30 minuti. L’urgenza della pirateria degli eventi dal vivo giustifica tempi molto più brevi, ulteriormente rafforzati dal fatto che tale rimozione può già essere effettuata in tempi significativamente più rapidi utilizzando le soluzioni tecnologiche oggi disponibili.
- Garantire che in tutti gli Stati membri siano resi disponibili ordini di blocco dinamico in tempo reale a livello dell’UE (incluso il blocco IP) che indirizzino siti mirror e domini successori.
- Assicurarsi che gli intermediari (inclusi, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, piattaforme, host, VPN, CDN e app store) introducano e mantengano solide politiche Know Your Business Customer (KYBC).