Primo contatto: Xiaomi Redmi 3

Il terminale cinese vanta un rapporto feature/price tra i più appetibili. Vediamolo più da vicino.

Venduto sui principali mercati internazionali al prezzo di circa 150 dollari, al cambio odierno intorno ai 135 euro, Xiaomi Redmi 3 offre un rapporto feature/price particolarmente interessante. È offerto in una confezione di vendita che include una breve guida all’uso, un pin per estrarre il vano porta-SIM, un caricabatterie e un cavo USB/MicroUSB.

Xiaomi Redmi 3
Xiaomi Redmi 3

Nonostante lo schermo di generose dimensioni, l’estetica restituisce un terminale visivamente compatto, molto simile ad iPhone 6s, con un’ergonomia soddisfacente che ne permette l’utilizzo anche con una mano soltanto. Il display da 5 pollici offre una risoluzione HD (720×1.280 pixel), non garantisce la definizione delle immagini tipica di un Full-HD, ma in questo caso le impressioni sono più che soddisfacenti. Convincenti i colori, la luminosità e l’angolo di visione che risulta gradevolmente ampio.

 

Xiaomi Redmi 3 - Dotazione accessoria
Xiaomi Redmi 3 – Dotazione accessoria

Sulla parte frontale, troviamo una camera selfie da 5 megapixel e i tre classici pulsanti capacitivi retroilluminati. La parte posteriore è realizzata in metallo, e ospita una fotocamera da 13 megapixel con sistema autofocus PDAF e flash a led. Sul fondo, la griglia per la diffusione del suono. Due i pulsanti, tra cui il classico a bilanciare, entrambi in metallo e posizionati sul lato destro. Sul lato sinistro, invece, lo slot che ospita le schede telefoniche. Xiaomi Redmi 3, infatti, è Dual-SIM e aggancia reti di ultima generazione 4G/LTE.   

Xiaomi Redmi 3 offre Wi-Fi, Bluetooth e GPS
Xiaomi Redmi 3 offre Wi-Fi, Bluetooth e GPS

Sulla sommità, una presa audio stereo su minijack da 3,5” affianca il trasmettitore a infrarossi per il controllo a distanza di TV e altri apparati elettronici compatibili. La presa MicroUSB, invece, è localizzata in basso. Xiaomi Redmi 3 è sostenuto dal sistema operativo Google Android 5.1 Lollipop personalizzato con interfaccia proprietaria MIUI 7.1. La resa, in termini prestazionali, è apprezzabile. Il sistema reagisce con fluidità e senza impuntamenti significativi. 

MIUI 7.1
MIUI 7.1

A livello hardware, il nuovo terminale della maison cinese vanta una cpu octa-core Qualcomm Snapdragon 616 a 1,5GHz, affiancata da 2GB di memoria RAM e 16GB di storage espandibile. Quanto basta anche a garantire prestazioni videoludiche all’altezza delle aspettative, soprattutto con quei giochi esosi di risorse computazionali. 

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Anche nel comparto "Multimedia" registriamo risultati apprezzabili. Buono l’audio via cuffie. Così pure quello emesso attraverso l’altoparlante. Nonostante l’autofocus non sia infallibile e in condizioni di scarsa luminosità i risultati non siano sempre all’altezza, la fotocamera principale restituisce immagini e filmati mediamente buoni. Non fa eccezione la selfie-camera, che però per dare il meglio di sé esige le migliori condizioni di luce possibili. 

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Connettività e durata della batteria sono più che soddisfacenti. Anche a fronte di un utilizzo intensivo l’accumulatore integrato da 4.100 mAh fa il suo dovere e permette di arrivare tranquillamente a fine giornata.

 

Insomma, in un certo senso Xiaomi è riuscita in un piccolo miracolo. Immettere sul mercato un terminale low-cost ma, sia pur con qualche piccolo compromesso a livello costruttivo, capace di caratteristiche e prestazioni tipiche di device che costano anche tre o quattro volte tanto.

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