HTC risale la china, Sony si lecca le ferite

Sono due trimestrali molto diverse quelle presentate dai due marchi. Per Taiwan è arrivata la fine di un incubo.

È stato un cammino lungo iniziato nel 2013, ma ora HTC è finalmente tornata in attivo: alla fine dell’ultimo trimestre del 2014 l'azienda di Taiwan ha finalmente potuto tirare un sospiro di sollievo, visto che il fatturato complessivo è cresciuto e per la prima volta da un bel po' di trimestri si è visto un segno "più" alla voce ricavi. Non tutti nel settore possono vantare le stesse performance, quindi c'è di che stare allegri.

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Forse anche per questo, conoscendo in anticipo i numeri, il fondatori di HTC Peter Chou e Cher Wang cantavano sul palco dell'ultima festa aziendale. In totale gli utili dell'ultimo trimestre sono appena meno di 14 milioni di euro, a fronte di un fatturato da 1,32 miliardi, ma si tratta comunque di una buona notizia: anche perché quest'ultimo dato è in crescita del 14 per cento rispetto al trimestre precedente, complici le festività ma anche grazie al programma di rinnovamento dell'offerta che ha riposizionato gli smartphone HTC su diverse fasce di prezzo e garantito maggiore appeal sui consumatori.

Per l'inizio del 2015 l'azienda si sbilancia, e prevede un'ulteriore crescita del fatturato con un incremento ulteriore dei margini: c'è di che stare allegri, insomma, considerato pure che tra un paio di settimane ci saranno gli annunci del Mobile World Congress di Barcelona, dove è attesa l'ammiraglia di casa. Il nuovo One M9 (Hima) se soddisferà le aspettative dei clienti e venderà bene potrà garantire ampi margini: il proverbiale bicchiere è insomma mezzo pieno, e i continui aggiornamenti dei prodotti di fascia media (quelli che vendono meglio sul mercato, per tutti) sono un toccasana.

Chi invece vede il bicchiere mezzo vuoto è Sony. Anche per lei il quarto trimestre 2014 non è stato un brutto momento, considerato che è riuscita a tamponare le perdite e ridurle prima della conclusione dell'anno, e la divisione mobile ha visto crescere le vendite di quasi il 30 per cento rispetto a un anno prima (arrivando a 12 milioni di device) con un margine di profitto operativo di 80 milioni di dollari (all'incirca 70 milioni di euro). Ciò nonostante, occorre prendere ulteriori drastiche misure per riportare in linea i costi del reparto con l'effettivo volume d'affari prodotto.

Per questo Sony ha deciso di procedere alla ristrutturazione del personale e dell'intera organizzazione della divisione mobile: in totale ci saranno 2.100 teste tagliate, e si darà seguito al piano di semplificazione del catalogo dei prodotti che saranno presentati e venduti in questo 2015. Il primo segnale in tal senso potrebbe essere l'allungamento della vita commerciale del flagship di casa fino a 12 mesi: lo Z3, l'ultimo della serie finora, è stato mostrato al pubblico lo scorso settembre all'IFA di Berlino, e dovrebbe restare il massimo in casa Sony almeno per qualche altro mese prima di venire doppiato dal prossimo Z4.

Il presunto display del Sony Z4
Il presunto display del Sony Z4

Per quest'ultimo, nonostante tutto, ci sono già le prime indiscrezioni: si vedono in circolazione quelli che sembrano essere gli schermi del prodotto, dalla diagonale stimabile in 5,2 pollici ma dalla risoluzione per il momento ignota (facile pronosticare QHD). Sul frontale si scorge anche una riorganizzazione della posizione di sensore di luminosita e fotocamera: ma volendo dare credito a chi sostiene che lo Z4 sia un prodotto destinato a uscire nella seconda metà del 2015, si tratta di dettagli che potrebbero variare significativamente nel corso dello sviluppo, e difficilmente ci sarà un annuncio su questo tema nel corso del prossimo Mobile World Congress.

Il presunto display del Sony Z4
Il presunto display del Sony Z4

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