Da Guercino a Caravaggio con Google Glass

L’App Da Guercino a Caravaggio è realizzata in esclusiva per i Google Glass con contenuti prodotti ad hoc

Quando la tecnologia è di supporto al mondo dell’arte. Questa l’idea di MobileSoft, azienda specializzata nello sviluppo di applicazioni mobili a supporto dell’Internet of Everything. Si è creata un’App di supporto ai visitatori di un museo in grado di rendere unica e innovativa la loro esperienza durante il percorso, con l'utilizzo di nuove tecnologie quali Beacon e Google Glass.

Caravaggio Google Glass

L’App Da Guercino a Caravaggio è realizzata in esclusiva per i Google Glass con contenuti prodotti ad hoc e fruibili unicamente in questo modo e permetterà la ricezione del segnale Bluetooth inviato dal Beacon, posizionato in prossimità delle opere, e la visualizzazione dei relativi contenuti multimediali sul display degli occhiali, il tutto semplicemente camminando per il museo senza la necessita di utilizzare le mani.

 

I visitatori, muniti di occhiali Gooogle Glass possono camminare liberamente e una volta scelta l’opera di interesse, semplicemente avvicinandosi, vivono un’esperienza unica e innovativa, altamente tecnologica, con i contenuti relativi al quadro scelto.

 

Caravaggio Google Glass

“Innovare per noi è sempre stata la priorità – afferma Walter Cavalcante, Direttore Comunicazione e Marketing di Mobilesoft – sono oltre 10 anni che lavoriamo nello sviluppo mobile, quindi appare naturale essere tra i primi in Italia e nel Mondo a testare le potenzialità dei Google Glass. Quando la tecnologia è al servizio dell’arte la fruizione dell’opera stessa ne trae enorme giovamento, avvicinando anche persone lontane dal mondo digitale all’utilizzo delle nuove tecnologie, come ha dimostrato il grande successo ottenuto dall’app in occasione dell’inaugurazione della mostra”.

"Creare l’app per la mostra – dice Mirko Di Ciaccio, Software Developer di MobileSoft – è stata un’esperienza altamente stimolante che mi ha permesso di lavorare con strumenti di ultima generazione quali Google Glass e Beacon. Durante la fase di sviluppo diverse sono state le problematiche riscontrate poiché i Google Glass sono ancora dei prototipi e non hanno, sia dal punto di vista hardware che software, una struttura definitiva. Anche la scelta del raggio di invio del segnale Bluetooth dei Beacon ha richiesto uno studio approfondito per prevenire il conflitto tra i vari segnali dei quadri. L’applicazione funziona perfettamente e permette al visitatore di camminare liberamente per le sale e nel momento in cui entra nel raggio del trasmettitore, viene coinvolto nei contenuti dell’opera che si ha di fronte. Tutti gli sforzi sono stati ripagati dal grande interesse suscitato nelle numerose persone che hanno affollato la mostra."

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