Apple brevetta un sistema per trasferire energia fra dispositivi

Apple ha brevettato una tecnologia che permette la ricarica senza fili bidirezionale dei dispositivi
Apple brevetta un sistema per trasferire energia fra dispositivi

Apple ha appena brevettato un particolare sistema che potrebbe rivoluzionare i metodi di ricarica wireless che utilizziamo attualmente. Infatti, lo scambio energetico sarebbe bidirezionale e non solo in un’unica direzione. Questo implica una serie di possibili utilizzi molto interessanti.
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I dispositivi Apple potrebbero “ricaricarsi fra loro”

 

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Quanto sarebbe comodo se potessimo prendere il nostro iPhone completamente scarico, appoggiarlo su un iPad e ricaricarlo? Ecco, in soldoni il nuovo brevetto potrebbe permettere proprio questo grazie allo scambio energetico bi-direzionale. La stessa cosa potrebbe avvenire con un MacBook ad esempio.

 

Ad oggi, molti smartphone con ampia batteria possono anche funzionare da powerbank, ma è comunque necessario dotarsi di un cavo per permettere che questo avvenga. Con il nuovo brevetto, lo scambio energetico avverrebbe completamente senza fili.

 

Potremmo collegare un Macbook e ricaricare contemporaneamente iPad ed iPhone

 

Se il primo utilizzo – quello appena descritto – può essere perfetto in caso di emergenza, non si può certo pensare di sfruttarlo come sistema di ricarica abituale. Presto o tardi, la batteria di tutti i device finirà.

Molto più interessante sarebbe lo scambio energetico fra più dispositivi, mentre uno é collegato alla corrente elettrica. Ad esempio, potremmo collegare il nostro MacBook via cavo ed appoggiarci sopra iPhone ed iPad. In questo modo potremmo ricaricarne tre contemporaneamente.

Per il momento si tratta solo di un brevetto

A prescindere dai possibili utilizzi, è bene tenere a mente che per il momento si tratta unicamente di un brevetto. Apple offre la ricarica wireless solamente su iPhone 8, iPhone 8 Plus ed iPhone X. Non ci sono Macbook o iPad che la supportano.

Oltre a nuovi dispositivi, bisognerà anche aspettare i tempi tecnici necessari affinché la nuova tecnologia venga messa a punto nel modo migliore e senza rischi per l’utente per i device stessi. Sbalzi energetici o cortocircuiti potrebbero compromettere il funzionamento dei terminali anche in modo definitivo.

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